2012
Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea/Zerogrammi
PRECARIATO
Il progetto PRECARIATO coinvolge 6 giovanissimi danzatori provenienti dalla ARB Dance Company diretta dalla coreografa Anna Maria Di Maio, nella realizzazione di una nuova creazione coreografica ispirata al tema della precarietà. La creazione ha debuttato l'11 marzo 2012 al Teatro Nuovo di Napoli con il sostegno del Circuito Campano della Danza.
(note di regia) Una complessa rete di organi e vie nervose regola l'equilibrio del corpo, in movimento incessante fin dal suo primo respiro, in lotta contro la perdita, seppure necessaria alla vita, di un baricentro. Analizziamo con eccezionale rapidità infinite direzioni spaziali e, abbandonando la sicurezza di un centro conquistato a fatica, ci lanciamo nella precarietà del moto, in cerca del nostro temporaneo luogo sicuro, perché l'equilibrio che di volta in volta avrà determinato la certezza del nostro stare sarà anche la legge su cui fonderemo la descrizione di ciò che siamo: armonia delle parti, misura del respiro, bilico della certezza. E' imprescindibile, in questo gioco di asimmetrie del movimento, il dialogo con lo spazio e con quanto si frappone tra noi e la dinamica. E' questo un dialogo che la pièce prova ad esprimere giustapponendo ad una indagine puramente fisica un ulteriore livello non scontato, spiccatamente drammaturgico e teatrale. Accade così che nascano e si presentino ai nostri occhi sulla scena, in questo primo studio, non semplici corpi danzanti con le loro finite possibilità, ma veri e propri personaggi, che traducono in caratteri precipui e distinti il ventaglio delle im-possibilità, la reazione all'ostacolo, l'ingegno della soluzione o il furbo aggirarla. Personaggi in bilico, giovani “precari” cui si chiede l'elastica adattabilità del contorsionista, la prontezza felina del trapezista e l'ineffabile misura del funambolo.
Il progetto PRECARIATO coinvolge 6 giovanissimi danzatori provenienti dalla ARB Dance Company diretta dalla coreografa Anna Maria Di Maio, nella realizzazione di una nuova creazione coreografica ispirata al tema della precarietà. La creazione ha debuttato l'11 marzo 2012 al Teatro Nuovo di Napoli con il sostegno del Circuito Campano della Danza.
(note di regia) Una complessa rete di organi e vie nervose regola l'equilibrio del corpo, in movimento incessante fin dal suo primo respiro, in lotta contro la perdita, seppure necessaria alla vita, di un baricentro. Analizziamo con eccezionale rapidità infinite direzioni spaziali e, abbandonando la sicurezza di un centro conquistato a fatica, ci lanciamo nella precarietà del moto, in cerca del nostro temporaneo luogo sicuro, perché l'equilibrio che di volta in volta avrà determinato la certezza del nostro stare sarà anche la legge su cui fonderemo la descrizione di ciò che siamo: armonia delle parti, misura del respiro, bilico della certezza. E' imprescindibile, in questo gioco di asimmetrie del movimento, il dialogo con lo spazio e con quanto si frappone tra noi e la dinamica. E' questo un dialogo che la pièce prova ad esprimere giustapponendo ad una indagine puramente fisica un ulteriore livello non scontato, spiccatamente drammaturgico e teatrale. Accade così che nascano e si presentino ai nostri occhi sulla scena, in questo primo studio, non semplici corpi danzanti con le loro finite possibilità, ma veri e propri personaggi, che traducono in caratteri precipui e distinti il ventaglio delle im-possibilità, la reazione all'ostacolo, l'ingegno della soluzione o il furbo aggirarla. Personaggi in bilico, giovani “precari” cui si chiede l'elastica adattabilità del contorsionista, la prontezza felina del trapezista e l'ineffabile misura del funambolo.
info&credits
regia e coreografie
direction and choreographies
Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea
con
with
Nicola Picardi, Luigi D'Aiello, Roberta De Rosa, Annalisa Monfreda, Nunzia Valentino, Barbara Mormone
produzione
production
ARABESQUE - ARB DANCE COMPANY/Zerogrammi
in collaborazione con
in collaboration with
Circuito Campano della Danza
con il sostegno di
with the support of
Regione Piemonte, MIBAC