23 ott 20211 min

Sguardi critici su "La sposa blu"

(...) Nel perentorio "aprirai solo le porte che dico io", rivolto da Barbablù alla sua giovane sposa, ritroviamo l’eco di tanti imperativi rivolti oggi a donne accecate dalla paura: e nell’atto rivoluzionario di contraddirne l’ordine, aprendo la porta segreta per scoprire i cadaveri delle precedenti mogli, ci piace scorgere il coraggio che non conosce tempo, quella ribellione tanto sofferta quanto necessaria per difendere la compromessa libertà personale e ritornare in possesso della propria vita, seguendo il destino delle spose-marionette che sul calar del buio rinascono a vita nuova traghettandosi in un futuro lontano da violenza ed oppressione. (R. Canavesi | TEATROTEATRO.IT)

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(...) Silvia Battaglio, valente attrice e danzatrice, che apprezziamo da diversi anni, si mette dolentemente in scena nel rappresentare senza parole un’esistenza infelice, colpita da un accadimento perturbante. (M. Bianchi | KLP)

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Carne e legno si compenetrano, fondendosi in una trama di rimandi allusivi, di gesti, di sguardi, di disarticolazioni come viatico di conoscenza. (A. Cipolla - la Repubblica)

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