
STEFANO MAZZOTTA
// ZEROGRAMMI
ZEROGRAMMI 25°
SINOSSI
Nel 2026 Zerogrammi compie 25 anni. Un quarto di secolo di creazioni, di corpi che attraversano la scena in cerca di leggerezza, di storie che tengono insieme ironia e fragilità, disciplina e stupore. Per celebrare questo anniversario, nell’ambito del progetto Past Forward – il percorso che la compagnia dedica alla riattivazione e alla trasmissione del proprio patrimonio coreografico – torniamo al punto d’origine: “Zerogrammi”, la prima creazione firmata nel 2005, il seme da cui tutto ha preso forma.
Riportare in vita questo lavoro significa rientrare in una stanza della memoria ancora piena di luce. Significa ritrovare l’urgenza giocosa di due giovani artisti che cercavano una danza capace di volare senza staccarsi da terra, una poesia fatta di oggetti semplici, di gag delicate, di un’umana leggerezza che nel tempo è diventata cifra poetica della compagnia. Oggi, vent’anni dopo la sua nascita, Zerogrammi torna in scena come un album di fotografie che non ha perso colore: uno spettacolo che continua a parlarci, a commuoverci, a ricordarci perché abbiamo iniziato a danzare.
LA SINOSSI ORIGINALE
Due orsacchiotti di pezza e una Barbie con la testa attaccata con lo scotch per trastullarsi in un surreale Déjeuner sur l’Herbe che pare dipinto da Jacques Tati. Giocare seriamente quando il gioco diventa l'unica cosa seria che ci può salvare dalla seriosità della vita. Giochi di due Candide tra Cochi e Renato e Stanlio e Ollio al teatro di Marcel Marceau e Merce Cunningham vestiti come teneri matti del paese coi berretti, quelli col paraorecchie da pilota della grande guerra in tempo di pace.
Cappelli per volare senza staccarsi da terra. Tutt'al più planare a motore spento portati dall'aria, facile come una domenica mattina. "Zerogrammi": ovvero una danza senza peso. Leggera. Danza per volare, del volo senza decollo di cui abbiamo detto, e poi planare e planare un'altra volta sulla vita quotidiana, quella delle piccole cose di cui non ci si deve dimenticare. Ricordarsi di respirare.
Planando portati dal vento delle nostre leggerezze, ma sì chiamiamole anche frivolezze, che così si respira meglio, e si vede bene tutto, dato che si sta a pochi centimetri dall'erba di giorni ordinari che vengono una volta a settimana e unici in questi minimi giochi e screzi innocenti quando si può essere due clown. Due mimi e danzatori contemporanei, ma pure di tango, se alla radio suona Besame mucho, e attori e comunque due persone qualsiasi col cappello ridicolo e il pullover buffo. (...)
Due clown di uno spettacolo leggero come un amore all'inizio, lieve come il vento più dolce di una serata di primavera di quando c'erano ancora le mezze stagioni: bello e delicato come quel qualcuno che ognuno di noi ha, o aspetta, per i momenti belli e senza pensieri. Quei momenti senza il cui ricordo non potremmo vivere. (Sergio Gilles Lacavalla)

CREDITS
una riscrittura di / a rewrite by Stefano Mazzotta | a partire da una creazione / starting from a creation Zerogrammi 2005 | con / with Stefano Mazzotta, Chiara Guglielmi | luci / lights Stefano Mazzotta, Chiara Guglielmi | costumi e scene / costumes and scenes Zerogrammi | musica / music Erik Satie | direzione tecnica / technical direction Tommasso Contu | cura della produzione / care of the production Valentina Tibaldi | segreteria di produzione / production secretariat Maria Elisa Carzedda | produzione / production Zerogrammi

PREMIO ORIENTE OCCIDENTE 2008
PREMIO MIGLIOR SPETTACOLO GIOCATEATRO 2009
Zerogrammi si risolve in scena con la leggerezza di una bolla di sapone, attraverso il cui riflesso è però possibile cogliere tutte le sfumature di una delicata coreografia che fa pensare subito a Buster Keaton, anche per quella alchimia che riesce a coniugare il sorriso con la malinconia e a riempire le pause dell'esistenza con quel niente fatto di piccole nevrosi, ricordi veloci, riflessioni istantanee e tenerezze incorporee.
F. Farina, Corriere della Sera
Divertente, di un’allegria clownesca e colta, citazioni moltiplicate di musica, danza e circo, cinema e arte figurativa, tutto in una fresca, leggera serie di trovate, scoperte, esperimenti in una quotidianità stilizzata resa astratta e surreale.
V. Ottolenghi, Gazzetta di Parma
Ha fatto decine e decine di repliche, girando l’Europa delle rassegne off e dei teatri di danza d’autore, dispensando nonsense e calembour, danza, teatro, clownerie e mimo, svagati, assurdi, quotidiani, illogici ma disciplinatissimi come una poesia di Wislawa Szymborska, cui assomiglia per l’ironia e il paradosso, la contraddizione e la litote, per l’impianto narrativo da miniaturista, per il racconto brevissimo ma evocativo di enigmi essenziali espressi con succinta eleganza.
C. Allasia, La Repubblica

INFO
DISTRIBUZIONE
genere → genre TEATRODANZA/DANCETHEATRE
pubblico → audience TOUT PUBLIC ( 7+)
durata → duration 50'
spazio scenico → performance space DA MEDIE A GRANDI DIMENSIONI / MEDIUM TO LARGE STAGES
allestimento → staging TEATRALE / THEATRICAL
staff artistico e tecnico → artistic and technical staff 2+1
