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ZEROGRAMMI

ELEGìA
DELLE
COSE
PERDUTE

UNA GENESI

UNA
GENESI

Ispirato a Os pobres, romanzo aspro e doloroso dello scrittore e storico portoghese Raul Brandão, Elegìa delle cose perdute è un articolato progetto coreografico che ha impegnato la compagnia Zerogrammi lungo tre anni di processo artistico ospite, in Sardegna, del programma di residenze Artisti nei territori / Interconnessioni.

Nell'articolata traiettoria creativa che ha condotto alla creazione la compagnia, seguendo una modalità di lavoro consolidata negli anni, ha interrogato territori, contesti e linguaggi diversi collezionando un archivio vivo di materiali e testimonianze che hanno nutrito il corpo danzante con segni e ispirazioni non solo di natura coreutica ma provenienti da vocabolari altri (arti plastiche, video, fotografia, letteratura) e da un’esperienza del mondo che si sostanzia nella relazione con luoghi e persone fuori dai contenitori convenzionali del teatro. Ne sono nate quattro differenti declinazioni, l’una interconnessa all’altra: nell’ordine un pluripremiato mediometraggio, uno spettacolo, un libro fotografico arricchito da un testo inedito di Eugenio Barba e infine un progetto di comunità che, accompagnando la fruizione dello spettacolo, prosegue e moltiplica il dialogo con sempre nuovi territori e comunità.

UNO
SPETTACOLO

UNO SPETTACOLO

(...) Stefano Mazzotta mette in scena un’opera di pura poesia, sprigionata da una comunità derelitta, esiliata, portatrice d’inquietudini, di desideri, di aspirazioni, di ricerca e attaccamenti alle proprie radici, di abbandono e di speranza.

Giuseppe Distefano | Cittanuova

UN FILM D'ARTE

UN
FILM D'ARTE

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Il cielo, il sole, la luna, le case all’imbrunire, i piedi inquadrati mentre passano sempre davanti alle stesse porte, la donna che piange , le danze collettive animano dall’interno un paesaggio pieno di bellezza quanto lontano da estetismi di maniera: un montaggio  figlio del corpo narrante.


Francesca Pedroni | Il Manifesto

UN LIBRO FOTOGRAFICO

UN
LIBRO
FOTOGRAFICO

Si apre, nella traiettoria di creazione di Elegìa delle cose perdute,  un minuscolo progetto editoriale battezzato STORIEDIVENTO. Il suo scopo è generare uno spazio di condivisione del copioso materiale fotografico e di ricerca che i processi creativi di Zerogrammi sovente collezionano. Primo capitolo di questo progetto è proprio la pubblicazione ELEGìA DELLE COSE PERDUTE_un diario fotografico. Vi partecipano, a compendio di una selezione di scatti realizzati dal coreografo Stefano Mazzotta nel corso delle residenze di creazione dello spettacolo, i contributi di Simonetta Pusceddu, Anthony Mathieu e del M°Eugenio Barba.

UN PROGETTO DI COMUNITÀ

UN PROGETTO
DI COMUNITÀ

A FUTURA
MEMORIA

A FUTURA MEMORIA è un’azione corale per spazi non convenzionali, un processo partecipativo transculturale e intergenerazionale, uno spazio di condivisione intorno ai temi dell’identità e dell’appartenenza, della memoria e delle relazioni, attraversati, condivisi ed elaborati in un percorso di pratica del movimento e della danza. Il programma, nato in seno al progetto coreografico Elegìa delle cose perdute, accompagna i progetti coreografici della compagnia che diventano, nella relazione con comunità e territori diversi, strumento di riflessione intorno a temi comuni che declinano in sè i concetti di identità, radici, memoria e futuro. La pratica del movimento come strumento di indagine e spazio di relazione ed espressione personale diventa viatico di una cultura di prossimità come investimento sulla qualità di vita della persona, sul sostegno e valorizzazione di territori, culture, unicità, favorendo consapevolezza circa identità e diritti individuali, civili, sociali. Il corpo emotivo e fisico di ognuno di noi è archivio vivente di esperienze. Il percorso si propone di costruire nuove narrative alle quali le comunità possano aderire ponendo in atto processi di collaborazione eterofili e inclusivi. Ogni corpo è un diario, un archivio di memorie, ognuna delle quali determina ciò che siamo, le vie e la qualità del nostro muoverci e comunicare. Possiamo imparare a leggere attraverso questi “modi”, provare a danzarli e lasciare che raccontino il ricco vocabolario della nostra storia.

CONTATTI

CON
TATTI

 

 

 

 

informazioni generali

info@zerogrammi.org

distribuzione dello spettacolo

proiezione del film

progetto di comunità

produzione@zerogrammi.org

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